Conoscersi,1° parte. (naviteri.org)

Started by Ryceve Vrrtep'itan, April 07, 2011, 05:49:26 AM

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Ryceve Vrrtep'itan

Conoscersi,1° parte.

http://avatar-italia.it/forum/index.php?/topic/1799-conoscersi/

Kaltxì, ma oeyä eylan (ciao amici miei). Saluti da Los Angeles, dove da un paio di giorni sto cercando di superare il jet lag. Ho sperato di postare qualcosa da Parigi, ma un piccolo disturbo mi ha tenuto fuori gioco per un pò e quando mi sono ripreso c'erano troppe cose da vedere da recuperare nel tempo restante. Pariyawne lu oer nìngay! (Amo veramente Parigi )

Questo post concerne alcune espressioni pratiche, utili quando si incontrano nuove persone. Rappresenta una collaborazione: una buona parte dei contenuti viene da awngeyä 'eylan alu Prrton (il nostro amico Prrton), che ringrazio per i suoi eccellenti suggerimenti ed infaticabili sforzi a beneficio de tì-'ong lì'fya-yä le-Na'vi (lo sviluppo della lingua Na'vi).

Il post successivo proseguirà sul tema della conversazione, includendo alcuni argomenti comuni di cui si potrebbe voler parlare con la tua nuova conoscenza.


LE PRESENTAZIONI

- LE OPPORTUNE PRESENTAZIONI.

Se prima necessiti di catturare l'attenzione delle persone:

1. La vostra attenzione, per cortesia, tutti!

Rutxe t<iv>ìng mikyun, ma frapo.

Datemi orecchio(ascoltatemi) per favore, ognuno di voi!

La formula generale di presentazione è semplice: non si usa un verbo ma semplicemente, "a te il mio X," dove X, inaccusativo, è la persona che si sta presentando.


2. Permettimi di presentarti il mio collega

Ngaru oeyä lertut.


3. Permettetemi tutti di presentarvi mia sorella, Newey.

Ma frapo, ay-nga-ru oe-yä tsmuk-it alu Newey.


In situazioni molto formali ocerimoniali, sono disponibili i pronomi cerimoniali:


4. Permettetemi di presentarvi mia sorella, Newey teTskaha Sorewn'ite.

Ay-ngenga-ru ohe-yä tsmuk-it alu Newey te Tskaha Sorewn'ite.

Come in molti linguaggi umani, il conoscere una persona o un luogo in Na'vi necessita di espressioni differenti rispetto a quelle che si usano per conoscere i fatti.

Per cui per esempio non puoi dire Oel pot omum come Io conosco lui. Per "conoscere" in senso di "essere in confidenza con," si usa il verbo smon "essere familiare": Po smon oer. "Io lo conosco".

Letteralmente: Lui mi è familiare.


5. Conosci i miei amici Entu e Kamun?

Srake smon nga-r oe-yä me-ylan alu Entu sì Kamun?

Nel caso di "per cortesia presentati" si usa il verbo transitivo lawk, "discorrere su,parlare di, dire qualcosa a proposito di".

Esempio: Poe-l oe-ti l<arm>awk. "Lei stava parlando di me".

Nel caso di "presentarsi" basterà aggiungere l'infisso riflessivo:


6. Per cortesia parla un po' di te

Rutxe l<äp><iv>awk nì'it.

NB: il verbo riflessivo non chiede il caso ergativo al soggetto. Per esempio, "Lui parlò di sé" è "Po l<äp><ol>awk", non "Po-l l<äp><ol>awk".


- PRESENTAZIONI CASUALI

7. Questo è Ìstaw.

Fìpo lu Ìstaw. Oppure: Fìpo-r syaw fko Ìstaw.

Attenzione a distinguere fìpo e fì'u. Il primo significa "questa persona", l'ultimo "questa cosa o concetto". Usare fì'u per una persona sarebbe molto offensivo.


8.Saluta, Ìstaw.

Kaltxì s<iv>i, ma Ìstaw.


- PRESENTARE SE' STESSI

9. Ciao! Scusate. Posso interrompere unattimo? Sono Va'ru dalle pianure. E voi? Chi siete?

Kaltxì. Hìtxoa. [Questo può essere accompagnato dal gesto della mano "io ti Vedo" nel giusto contesto ed atmosfera. Il gesto aumenta il livello di formalità.]

Tsun m<iv>äkxu hì-krr srak? Oe lu Va'ru a ftu txayo zola'u. (Ay)Ngaritut?

Come potrete immaginare, hìtxoa (him+txoa) è un "piccolo perdono", usato solitamente quando è richiesta la cortesia: "perdonatemi", "scusatemi", etc.

Oeru txoa l<iv>u è una scusa per qualcosa di più serio, per qualcosa che sai di aver sbagliato.

Mäkxu [m••äkxu] è unverbo transitivo che significa "interrompere" o "portar fuori dall'equilibrio armonico" nel contesto di un'attività in essere. In inglese è possibile "interrompere" una persona direttamente, ma in Na'vi mäkxu è usato solamente per attività o situazioni radicate, non persone.

Po-l m<ol>äkxu ultxa-ti. "Lui interruppe l'incontro". Non ha necessariamente una connotazinoe negativa anche se ciò scaturisce da una forma composta contenente la componente kxu, che in altri contesti è chiaramente "arrecare danno". Al contrario, hultstxem [h•ultstx•em] è un verbo transitivo che significa "intralciare" o "essere di ostacolo a". Il suo oggetto può essere sia un'attività sia una persona, ed usualmente ha una connotazione negativa.

Esempio: Hìtxoa, ke new oel futa fì-tìpängkxotay-nge-yä h<iv>ultstxem, slä tsun mz<iv>äkxu hì-krr nì'aw srak?

"Scusatemi. Non voglio deviare la vostra conversazione, ma posso interrompere solamente un attimo?"


Comunque, da notare che per dire che si viene da un luogo, si usa ftu, non ta. Ftu fa coppia con ne: essi indicano direzione da e per rispettivamente.


10. Ciao. Tu sei Sorewn, vero? Io sonoTsenu. Sorella Rini laggiù ha suggerito che mi presentassi. Lei ha detto che seimolto brava nel cucinare e che noi (2) potremmo avere ciò in comune.

Kaltxì. Nga lu Sorewn, kefyak? Oer syaw fko Tsenu. Tsatsmukel aluRini molok futa oe ngar muwäpivìntxu. Poltxe po san Sorewn kan'ìn tì'emitnìtxan ulte kxawm tsatxele mengane za'atsu nì'eng.

Questo esempio contiene svariate cose interessanti.

Per prima cosa, è da notare che quando due nomi sono in opposizione con alu, solo il sostantivo principale—quello antecedente alu—prende la marcatura del caso. Per cui in questo caso è Tsatsmukel alu Rini, non Tsatsmukel alu Rinil.

I successivi sono due verbi intransitivi utili, mok "suggerire" e muwìntxu [muw•ìntx•u] "presentare" o "mostrare". Quest'ultima parola può essere usata non solo per presentare una persona ma anche per presentare un'idea, un rapporto, un'analisi, etc. In questo caso ha l'infisso riflessivo per "presentarsi".

Ricordate,comunque, che il modo più comune di presentare un'altra persona omette completamenteil verbo. Vedere i punti 2 e 3 precedenti.

Il verbo transitivo kan'ìn [k•an'•ìn] significa "concentrarsi su, specializzarsi in, essere particolarmente interessati a".

Esempio: Entul kan'ìn tìwusemit. Entu è specializzato nel "combattimento" cioè la lotta è il suo maggiore interesse o il centro delle sue attività.

L'espressione per "avere un interesse in comune" è za'u nì'eng, letteralmente, "arrivare ad un livello o allo stesso modo".

Esempio: Tìrusol za'u ne fo nì'eng. "Loro condividono un interesse nel cantare". (Letteralmente, "Il canto va a loro equamente".)

Alla fine, notate la funzione di san nell'ultima frase.

(Sìk quinon è necessario, poiché l'espressione termina con la citazione.) Tsenu ha bisogno di citare esattamente cosa Rini disse, per cui una traduzione meno naturale ma più letterale sarebbe, ""Lei disse, "Sorewn è molto brava nel cucinare, e quindi voi due potreste avere la cosa in comune" "". Che spiega la presenza di menga "voi due" dove potresteessere tentati di usare oeng "io e te".